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Lunedì 21 Maggio 2012

A Corigliano d’Otranto la I edizione di “Suoni dalle Minoranze”, rassegna per la tutela e la valorizzazione delle sonorita’ appartenenti alle minoranze linguistiche.







A Corigliano d’Otranto la I edizione di “Suoni dalle Minoranze”, rassegna per la tutela e la valorizzazione delle sonorita‘ appartenenti alle minoranze linguistiche.

Sabato 26 maggio 2012, il Castello di Corigliano d‘Otranto (LE) sarà lo scrigno della prima rassegna nazionale “Suoni dalle Minoranze“, organizzata dall‘Istituto Comprensivo di Corigliano con il patrocinio del Comune di corigliano d’Otranto e sotto l’egida del Ministero dell‘Istruzione, dell‘Università e della Ricerca. L’evento, elaborato dal MIUR si pone come obiettivo la tutela e la valorizzazione delle sonorita‘ appartenenti alle minoranze linguistiche.

La manifestazione coinvolge gruppi musicali delle scuole di Sardegna, Calabria, Piemonte, Friuli, Veneto, Sicilia, Abruzzo, Puglia che hanno costruito significative esperienze musicali nell’ambito della valorizzazione delle minoranze linguistiche e della cultura musicale
Dalle ore 10.00 alle 13.00 nella Sala Cavallerizza del Castello sarà presentato il volume “Suoni dalle Minoranze“ un resoconto del monitoraggio delle esperienze musicali esistenti nelle regioni italiane e la descrizione delle specificità musicali di ogni realtà appartenente alle minoranze linguistiche, a cura della dott.ssa Tiziana Senesi.

Interverrà la Prof.ssa Isabella Bernardini, Responsabile Scientifica del progetto Pos Matome Griko con una relazione dedicata ai canti popolari della Grecìa Salentina e il loro utilizzo nel progetto “Pos Matome Griko”.

L’evento si concluderà a all’insegna della musica. A partire dalle ore 20.30 si esibiranno alcuni gruppi musicali provenienti da tutta l’Italia e sarà, infine, presentato il CD dell’Orchestra Sparagnina, un ensemble di ragazzi nato alcuni anni fa nell’ambito del progetto avviato dall´Istituto Comprensivo di Corigliano d´Otranto sotto la supervisione del maestro Ambrogio Sparagna, direttore del coro. L’omonimia è solo un caso, il nome dell’orchestra, è da dire, deriva infatti dall’iniziale utilizzo di strumenti “poveri” (“sparagnu” è il termine dialettale di risparmio) costruiti con oggetti della cultura materiale.




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