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giovedì 15 maggio 2014

A LECCE IL CONVEGNO FINALE DEL PROGETTO "OPENBi"





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LE BIBLIOTECHE PRIVATE SI APRONO AL TERRITORIO
A LECCE IL CONVEGNO FINALE DEL PROGETTO “OPENBi“

Ex Conservatorio S. Anna - Via Libertini, 1 – Lecce, Giovedì, 15 maggio 2014, h. 17.00,

Giovedì 15 maggio
, a partire dalle ore 17.00,i suggestivi spazi dell’Ex Conservatorio S. Anna, a Lecce,  ospiteranno il convegno conclusivo del progetto OPENBi - Biblioteche interattive.
I lavori dell’incontro saranno aperti dall’On. Sen. Adriana POLI BORTONE, Presidente dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo.  Interverranno, inoltre, l’ Avv. Loredana CAPONE – Assessore Sviluppo Economico, Regione Puglia ; l’Ing. Alessandro Delli Noci – Assessore Innovazione Tecnologica, Politiche Comunitarie, Politiche Giovanili, Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Comune di Lecce e l’Ing. Francesco Surico – Direttore Generale di InnovaPuglia.
 
  Dopo i saluti istituzionali il Dott. Nicola PLANTAMURA – Altanet srl, il Dott. Marcello Dorian DONZELLA – Informatica e Tecnologica e l’Ing. Leonardo DESIANTE – MAC&NIL tracceranno un bilancio su “L’esperienza e le prospettive del Living Labs OPENBì”. Seguiranno i contributi incentrati sul tema “Il valore scientifico di OPENBì”: “Sistema documentario digitale: alcuni aspetti di formazione e di gestione” a cura del Prof. Francesco DE LUCA - Titolare della Cattedra di Archivistica, Facoltà di Beni Culturali, Università del Salento - Responsabile scientifico patrimonio archivistico del progetto OPENBi, con un contributo dal titolo cui seguirà il Prof. Alessandro LAPORTA, Direttore della Biblioteca “Nicola Bernardini“ di Lecce - Responsabile Scientifico del progetto OPENBi per il Patrimonio Librario relativi all’esperienza, con una riflessione sui “Gioielli cartacei dalle Biblioteche Leccesi”. Concluderà la serie di interventi scientifici il Prof. Nicola BARBUTI - Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” - Dipartimento di Scienze dell‘Antichità e del Tardoantico (SATA) con il suo contributo dal titolo “ Quale innovazione per le digital libraries? Lo “scaffale“ OPENBi nella Biblioteca di Babele”. Seguiranno le riflessioni sul “Il valore culturale di OPENBì” a cura della Dott.ssa Elena De MARTINIS – Bibliotecaria presso la Biblioteca Roberto Caracciolo- Frati Minori – Lecce e della Dott.ssa Lorella INGROSSO – Responsabile della Biblioteca dell’Istituto Marcelline e della Biblioteca “Innocenziana” dell’Arcidiocesi - Lecce. La serie di interventi sarà chiusa dalla dott. Viviana DE CAMPI di InCima Web Agency con il suo contributo su Il Valore social mediale di OPENBì”.
 Le conclusioni dei lavori sono affidate al Dott. Mauro MARTINA, Direttore Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo
Modera il dibattito il Dott. Michele PETRACCA, Vice Presidente dell’ “Associazione Culturale Università del Terroni”.
 
Il convegno del 15 maggio, organizzato dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo di Lecce, è l’ultimo appuntamento organizzato nell’ambito dell’ ambito del progetto OPENBi e sarà trasmesso in diretta streaming su Salentoweb.tv (www.salentoweb.tv)e sul canale Youtube http://www.youtube.com/ProgettoOpenBi, a cura di Incima Web Agency. Novità e aggiornamenti in tempo reale saranno disponibili anche sulla pagina Facebook del progetto https://www.facebook.com/OpenbiBibliotecheInterattive, e su Twitter https://twitter.com/open_bi.
 
OPENBi nasce dalla collaborazione di un consorzio di partner – aziende, ente di ricerca e utenti finali - che hanno lavorato per rispondere al fabbisogno di ampliare attraverso gli strumenti ICT, il patrimonio di conoscenza pubblico, presente nelle realtà locali delle nostre biblioteche, con quello custodito nelle biblioteche dei privati, mettendolo in rete e creando, così, una piattaforma della conoscenza aperta e condivisa, che possa diventare, al tempo stesso, un volano, reale e concreto, per lo sviluppo non solo culturale, ma anche economico del nostro territorio. Il sistema sviluppato grazie al progetto OPENBi è la risposta concreta all’ esigenza di proporre un modello, valido non solo per il locale, ma eventualmente esportabile, di inventariazione, catalogazione, acquisizione dei dati, regestazione e successiva digitalizzazione del materiale bibliografico selezionato.
 
Gli esperti in biblioteconomia e archivistica del progetto OPENBi hanno individuato sei biblioteche private, particolarmente significative per il valore e l’esclusività ed archivistico e librario custodito. Oggetto de. Si tratta, in particolare, della Biblioteca del Monastero delle Benedettine di Lecce; della Biblioteca “Innocenziana” dell’Arcidiocesi di Lecce, della Biblioteca dell’Istituto Marcelline di Lecce e ancora della Biblioteca Roberto Caracciolo - Frati Minori di Lecce e, infine, dell’ Archivio della famiglia dei Castromediano de Lymburg e dell’ Archivio della famiglia Marchesale de Luca di Lecce.
Grazie al sistema OPENBi le Biblioteche private aprono, così,  le loro porte al territorio, disvelando un patrimonio nascosto preziosissimo ed esclusivo che, grazie a un sistema di tool tecnologici, diventerà accessibile e fruibile da un pubblico più vasto.
 
Il sistema OPENBi è composto dai seguenti sottosistemi:
1)       OPENBi DLMS Digital Library Management System
2)       PORTALE WEB
3)       OPENBi APP (mobile)
4)       OPENBi DSS (Digital Signage Solution) - Sistema di infopoint mediante totem multimediali
Grazie a questi strumenti, l‘immenso patrimonio nascosto delle biblioteche private sbarca in rete e diventa fruibile con un clic. Una porta virtuale che si apre su un universo ricchissimo di storia e cultura, ma finora non valorizzato né organizzato per poter essere usato e tutelato in modo ottimale, e che, grazie al sistema OPENBi, diventa accessibile anche ad un pubblico molto più ampio di quello accademico-specialistico.
 
OPENBi è un progetto finanziato da “Apulian ICT Living Labs”, un programma della Regione Puglia per sperimentare un nuovo approccio alle attività di ricerca. Ricercatori, imprese e gruppi organizzati di cittadini, scambiano idee e conoscenze, progettano insieme e sperimentano soluzioni tecnologiche innovative. Obiettivo è sviluppare e valorizzare nuovi prodotti e servizi per le aziende e le famiglie dell‘intera regione. Sono oltre 300 i Living Labs che, in tutta Europa, stimolano l‘innovazione, sono occasione di sviluppo economico, sociale e culturale e trasferiscono la ricerca dai laboratori verso la vita reale, dove i cittadini diventano “co-sviluppatori”.
La Regione Puglia mette a disposizione le risorse tratte dal Programma Operativo FESR 2007-2013, Obiettivo Convergenza, Asse I, Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 “Investiamo sul vostro futuro”, per il co-finanziamento dei progetti di sperimentazione realizzati in partenariato tra almeno uno dei soggetti appartenenti alle seguenti categorie: impresa pugliese ICT, ente di ricerca, utenza finale che nell’ottica Living Labs, non è un mero soggetto passivo, ma un protagonista del processo, con il ruolo fondamentale di orientare le politiche di innovazione in Puglia, attraverso la presentazione di fabbisogni del territorio, da trasformare, con il supporto di aziende ed enti di ricerca, in progetti e prodotti di innovazione che possano diventare un volano per lo sviluppo del territorio. La durata dei progetti di sperimentazione nei living lab è di 12 mesi.
 
Le imprese Pugliesi che hanno creato il modello OPENBi sono: ALTAnet è un’azienda nata nel 1996, ad Altamura (BARI), con l‘obiettivo di ricercare e sviluppare soluzioni innovative attraverso Internet, (www.altanet.it)www.ietgroup.it); Macnil un’azienda di informatica, elettronica fondata nel 1999 e con sede a Gravina di Puglia (Ba), ( www.macnil.it).; I&T Group costituitasi a Lecce nel 1992, con l‘intento di sviluppare sistemi informativi e nuovi prodotti software per il mercato della sanità clinica e della gestione dell‘informazione, (
 
L’ente di ricerca partner è il Dipartimento di Scienze dell‘Antichità e del Tardoantico (SATA) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il progetto OPENBi si è avvalso, in particolare, della collaborazione e del supporto scientifico del  team di ricercatori del Laboratorio Multimediale “Patrimoni Sconosciuti” che svolge ricerche e studi relativi a conservazione, restauro, tutela, valorizzazione, comunicazione, fruizione, dematerializzazione di BBCC tramite la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo di ICT specifiche di alta valenza innovativa: tecnologie HW e SW per l’acquisizione ottico digitale, (www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/sata).
 
L’utenza finale è rappresentata da: Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo fondata a Lecce nel Marzo 2003, con lo scopo di realizzare progetti e azioni finalizzate alla salvaguardia alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’area del bacino del Mediterraneo. L’Agenzia Euromed, in particolare, ha colto con entusiasmo l’opportunità offerta da Living Labs di poter indicare alla Regione fabbisogni ed effettive necessità del territorio, partecipando, poi, attraverso il partenariato con aziende e laboratori di ricerca, all’implementazione e sperimentazione di prodotti e servizi innovativi (www.agenziaeuromed.it). Completano la cordata degli ”Utenti finali” Confapi Bari e BAT, l‘Associazione della Piccola e Media Industria della Province di Bari e Barletta - Andria - Trani, aderente alla CONFAPI (Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata), cui aderiscono esclusivamente le piccole e medie imprese produttrici di beni e servizi, individuali societarie e cooperative (www.confapibaribt.it) e l’Associazione Culturale “Università dei Terroni” Onlus, fondata a Lecce nell’Aprile 2011,che opera nell’ambito della promozione e la salvaguardia del Cultural & Social Heritage del Mezzogiorno d’Italia.
 
 
INFO: Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo – Ex Conservatorio S. Anna, Via Libertini 1 73100 Lecce
Tel. 0832 682552-54; fax 0832 682553; e-mail: info@agenziaeuroemd.it; www.agenziaeuromed.it
Università dei Terroni - Tel. 0832 217347 – Fax 0832 1831630 e-mail: segreteria@universitadeiterroni.com

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