Terzo e ultimo appuntamento del ciclo organizzato da CMCC nell’ambito del festival "Armonie del Mediterraneo"
Dopo la serata inaugurale del 17 luglio, dedicata a clima, risorse idriche e scenari futuri, e il primo “Aperitivo Mediterraneo” del 18 luglio presso il Bar Astoria, incentrato sul mare che verrà, la Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) propone sabato 19 luglio alle ore 19:00 l’ultimo appuntamento del ciclo, ospitato dal Barrito in via Francesco De Mura 67.
“Il nostro suolo. Cibo e fuoco nella regione mediterranea” è il tema scelto per questo secondo “Aperitivo Mediterraneo”, un format pensato per offrire ai cittadini un’occasione informale di incontro e dialogo con la scienza, tra tecnologia, clima e quotidianità.
Dopo aver esplorato le sfide dell’acqua e del mare, l’attenzione si sposta su un altro elemento fondamentale – spesso invisibile ma essenziale: il suolo. Il cambiamento climatico si manifesta con forza proprio sulla terra che calpestiamo: la rende più fragile, altera le colture, espone le foreste agli incendi e mette a rischio la sicurezza alimentare.
A introdurre il tema sarà Gabriele Pizzileo (CMCC – Istituto per la Resilienza Climatica), che approfondirà il legame tra clima e agricoltura. Le colture tradizionali del Mediterraneo affrontano oggi nuove sfide: stagioni imprevedibili, scarsità d’acqua, eventi estremi. Ma allo stesso tempo, emergono anche opportunità di innovazione, grazie a pratiche agronomiche sostenibili e modelli produttivi più resilienti.
Seguiranno gli interventi di Malik Aljabu e Shahbaz Alvi (CMCC – Centro Avanzato per l’Innovazione Digitale), che illustreranno come tecnologie avanzate, dall’intelligenza artificiale al monitoraggio satellitare, siano oggi strumenti chiave nella prevenzione e gestione degli incendi boschivi, una delle minacce più gravi e crescenti nella regione mediterranea.
L’evento del 19 luglio rappresenta l’ultimo dei tre incontri organizzati dalla Fondazione CMCC nell’ambito di "Armonie del Mediterraneo", il festival promosso dal Comune di Lecce con il supporto scientifico e organizzativo dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Nel cuore dell’estate leccese, la voce della scienza si inserisce in una rassegna culturale che intreccia arti, pensiero e cittadinanza attiva, offrendo strumenti concreti per leggere il presente e progettare il futuro del Mediterraneo.
I tre incontri organizzati dal CMCC dal 17 al 19 luglio, nell’ambito del festival Armonie del Mediterraneo, sono stati pensati per affrontare il tema del cambiamento climatico in modo integrato.
Il Mediterraneo è un sistema interconnesso e complesso, e per questo è cruciale agire in modo coordinato su più fronti – acqua, mare, suolo – mettendo in rete saperi scientifici, politiche pubbliche e partecipazione civica. Questo “hotspot climatico”, nonostante le sfide rappresentate da siccità, incendi, mareggiate, perdita di biodiversità e migrazioni ambientali, offre anche importanti possibilità di innovazione, adattamento e cooperazione. Possibilità che, nel corso di queste tre giornate, sono state esplorate, analizzate e raccontate da ricercatori, studiosi e addetti ai lavori, per costruire un ponte tra la conoscenza scientifica e la vita quotidiana, favorendo una consapevolezza diffusa e una cittadinanza più attiva e informata.
Gli interventi dei ricercatori del CMCC – tra scenari climatici, rischi ambientali e soluzioni tecnologiche – hanno restituito una visione chiara e concreta delle trasformazioni in atto, ma anche delle risorse che il Mediterraneo può ancora offrire. La pluralità dei linguaggi e la varietà degli spazi scelti – dalla sede del CMCC a un bar cittadino, da momenti più formali a incontri aperti come gli Aperitivi Mediterranei – hanno contribuito a rafforzare il messaggio di fondo: la sfida climatica si vince insieme, nei territori e con le comunità.
Lecce ha risposto con interesse e partecipazione, dimostrando quanto sia necessario e urgente aprire spazi di confronto tra ricerca e cittadinanza, tra cultura scientifica e vita urbana. Una sfida che Armonie del Mediterraneo e CMCC hanno raccolto, con l’obiettivo comune di dare voce a un Mediterraneo più consapevole, resiliente e capace di immaginare – e costruire – il proprio futuro.
Il ciclo di appuntamenti ha affrontato la sostenibilità ambientale non come principio astratto, ma come questione concreta e urgente, che impatta direttamente sulla qualità della vita, sulla salute dei territori e sul futuro delle comunità. La Fondazione CMCC si impegna a portare a Lecce una visione integrata della ricerca climatica, unendo scienza, tecnologia e politiche pubbliche per costruire uno spazio di confronto e consapevolezza, trasformando la conoscenza scientifica in cultura condivisa e impegno collettivo.
Da questa stessa visione nasce il programma di Armonie del Mediterraneo, che è molto più di una semplice sequenza di eventi: è un laboratorio culturale diffuso, in cui linguaggi diversi – musica, teatro, scienza, pensiero critico – si intrecciano per dare forma a un’idea condivisa di futuro. In un tempo segnato da velocità, incertezza e frammentazione, Armonie del Mediterraneo sceglie la via dell’ascolto, della profondità, del dialogo tra saperi. Invita ciascuno di noi a non restare spettatore, ma a partecipare, a prendere parte attiva a un racconto che ci riguarda tutti.
Perché il Mediterraneo che verrà non è già scritto. Dipende anche da noi.
Per informazioni:
www.cmcc.it | www.agenziaeuromed.it | www.comune.lecce.it |info@agenziaeuromed.it | Facebook | Instagram