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sabato 12 luglio 2025

AL VIA, DOMANI, "VOCI D’ALBANIA" - Due serate tra tradizione e modernità

13. luglio | spazio esterno della Parrocchia San Giovanni Battista, via Novara 73, Lecce | ore 21.00 - 20 luglio | Chiostro dei Teatini, Via Vittorio Emanuele II, 34, Lecce | ore 19.00







Nel prezioso intreccio di Armonie del Mediterraneo, Lecce si appresta a ospitare due eventi di raffinata intensità culturale, che celebrano la ricchezza e la vitalità della cultura albanese nelle sue molteplici espressioni, intessendo antiche radici con vibranti suggestioni contemporanee. Voci d’Albania rappresenta una delle tappe più significative di Armonie del Mediterraneo, il Festival estivo promosso dal Comune di Lecce, con il supporto scientifico e organizzativo dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo e il contributo di TAP – Trans Adriatic Pipeline, Lead Supporter dell’iniziativa.

Armonie del Mediterraneo è la rassegna che celebra e rinnova i legami culturali tra le sponde del Mare Nostrum, offrendo al pubblico un mosaico di eventi ad alto contenuto artistico e simbolico, pensati per restituire una visione della cultura come bene comune, spazio di relazione e motore di crescita collettiva. Dal 4 al 20 luglio 2025, Lecce si trasforma, così, in Mediterraneo vivo: un crocevia di arti, saperi e umanità, specchio della sua vocazione più profonda di città-ponte, luogo privilegiato d’incontro, ascolto e coesistenza.

In questo contesto si inserisce Voci d’Albania, un festival nel festival, articolato in due serate – il 13 e il 20 luglio – che raccontano una storia antica e al contempo vibrante: quella delle comunità albanesi – arbëreshe e shqiptarë – che da secoli convivono e si intrecciano con il tessuto sociale e culturale del Salento. A Lecce, circa 300 famiglie custodiscono una memoria viva, capace di nutrire il presente e di dialogare con il futuro. Frutto della proficua collaborazione con ASAL Student, punto di riferimento per lo scambio interculturale nel territorio, Voci d’Albania diventa occasione preziosa per riscoprire e valorizzare i legami profondi che uniscono le due rive di uno stesso mare.

A sottolineare il valore profondo di questo racconto, sono anche le due location scelte per gli appuntamenti: luoghi che non sono soltanto spazi fisici, ma veri e propri simboli di accoglienza e comunità.

La prima serata, LECCE IN FESTA, si svolgerà il 13 luglio alle ore 21.00 nello spazio esterno della Parrocchia San Giovanni Battista (via Novara 73), nel cuore di uno dei quartieri più vivi e multiculturali della città. La parrocchia, da sempre luogo di incontro e inclusione, si trasformerà in un palcoscenico all’aperto per una festa di suoni, colori e suggestioni: un vero e proprio spettacolo di musica e danza.

Protagonista sarà l’Ansambli Vatra Jonë, che proporrà un intenso dialogo musicale tra Albania e Salento. Sul palco si esibirà la cantante e danzatrice Meli Hajdëraj, dalla voce profonda e vibrante, accompagnata dai musicisti Fatbardh Capi (strumenti a corda), Ekland Hasa (piano, tastiera, organo) e dal percussionista salentino Francesco De Donatis. Insieme daranno vita a una raffinata fusione di melodie tradizionali e atmosfere contemporanee.

Le danze, curate da Luigi Lanni con la direzione artistica di Irma Duka, intrecceranno ritmi e gestualità delle due sponde dell’Adriatico. Oltre a Meli Hajdëraj, si esibiranno i danzatori Irma Duka, Lavinia Mascialino e Luigi Lanni, che alterneranno danze albanesi a pizzica e taranta, creando un dialogo coreutico ricco e coinvolgente. A impreziosire ulteriormente la serata, la danza del ventre di Lavinia Mascialino, in una contaminazione armoniosa che evoca le profondità e le sfumature del Mediterraneo.

La festa si chiuderà con la leggerezza e l’ironia dei parodisti di Valona, Agron Hamo e Afrim Agalliu, che con acume e umorismo racconteranno le molteplici sfaccettature della cultura albanese contemporanea.

A condurre l’evento sarà Dorina Sulko, voce ponte tra lingue, memorie e identità condivise.


Tra Oriente e Occidente. La cultura albanese nel cuore di Lecce" è il titolo del secondo appuntamento di Armonie del Mediterraneo, in programma il 20 luglio alle ore 21.00 nel suggestivo Chiostro dei Teatini. Un’occasione per riscoprire i legami profondi che uniscono le due sponde dell’Adriatico, attraverso parole, suoni, testimonianze e visioni che raccontano la ricchezza della cultura albanese tra identità, memoria e nuove prospettive. L’antico convento,oggi luogo di cultura e bellezza condivisa, si trasformerà in uno spazio di ascolto profondo, in cui le parole, le musiche e le testimonianze si intrecceranno per dar voce a un’appartenenza che attraversa il mare. In questo scenario intriso di storia e spiritualità, Voci d’Albania proporrà un evento che unisce racconto, poesia e suono, dando spazio alle memorie familiari, alle identità in movimento, ai percorsi di integrazione e alle nuove generazioni in dialogo. Saranno protagonisti musicisti, studiosi, studenti e rappresentanti della comunità albanese, in un mosaico narrativo che ricuce le trame tra passato e presente, tra le due sponde dell’Adriatico.

Il Chiostro diventa così luogo simbolico e ideale per un incontro che supera i confini, evocando il senso profondo di Armonie del Mediterraneo: un progetto che fa della cultura il linguaggio della coesistenza, del rispetto reciproco e della memoria condivisa.

Questo nuovo momento di Voci d’Albania prenderà il via con u
n evento suggestivo: una sfilata in abiti tradizionali arbëreshë. Il corteo si snoderà dalla Chiesa Greca fino ai Teatini, trasformando le vie di Lecce in un vivido racconto visivo e sonoro della millenaria identità delle comunità albanesi del Salento. Sarà una celebrazione elegante delle radici culturali e del dialogo tra le due sponde dell’Adriatico.

La serata proseguirà con "Shpia e vjetër e fituar" (La casa vecchia data in affitto), spettacolo in lingua arbëreshë proposto dall’Associazione Culturale e Turistica Arbëreshe Vorea di Frascineto (Cosenza). L’opera teatrale albanese affronta i temi della memoria, dell’identità e del ritorno alle radici, evocando il profondo legame con la casa d’origine, simbolo di famiglia e appartenenza.

A seguire un altro momento carico di emozione e di memoria e di nostalgia; sul palco, la voce profonda e vibrante di Meli Hajdëraj si tradurrà nel canto di O Moj E Bukura Arberi, - Oh, bella Albania" o "Oh, bella Arberia" (il nome storico con cui gli albanesi chiamano la loro terra d’origine) - una delle più celebri canzoni della tradizione albanese e arbëreshe, ricca di significato culturale e poetico. L’esecuzione sarà accompagnata dall’elegante danza di Irma Duka, che intreccia gesto e musica in un raffinato dialogo coreutico, dando forma visiva ai sentimenti evocati dal canto.

Successivamente, sarà presentato il volume La chiesa greca a Lecce. Uno scrigno del Cristianesimo orientale (Argo Editore, 2025) di Maria Acierno. Dialogano con l’autrice Mariella Agostinacchio, storica dell’arte e divulgatrice, e il prof. Pierfranco Bruni, già Presidente del Comitato nazionale minoranze etno-antropologiche del MiC ed esperto di culture mediterranee, per approfondire le radici e il significato di questa eredità.

La serata proseguirà con la performance musicale di Lule Lule Mazza Mazza, interpretata nuovamente da Meli Hajdëraj. Questo brano, dalle radici profonde nella tradizione arbëreshe, è un canto popolare che evoca la bellezza della natura e i sentimenti di amore e nostalgia, celebrando al contempo la vitalità e l’identità culturale di una comunità che ha saputo preservare la propria storia attraverso la musica.

Infine, si terrà il concerto dell’Associazione Rrënjèt te tona di San Marzano (Taranto), che offrirà al pubblico un'immersione nelle radici sonore e nelle tradizioni musicali arbëreshë.

A condurre anche quest’evento Dorina Sulko, la cui voce elegante fungerà da ponte tra lingue, memorie e identità condivise, in un momento di raffinato scambio culturale e valorizzazione di un patrimonio millenario.

Due serate, due luoghi, una sola corrente di umanità che unisce le rive del Salento e dell’Albania, affacciate sullo stesso mare e animate dallo stesso desiderio di riconoscersi nell’altro. Armonie del Mediterraneo si fa, così, spazio simbolico e concreto di incontro e di scambio, un ponte che unisce le due sponde di un mare condiviso, dove culture antiche e contemporanee si intrecciano e si arricchiscono reciprocamente. Attraverso iniziative come Voci d’Albania, la rassegna celebra il dialogo interculturale e la memoria viva delle comunità albanesi che, tra Salento e Albania, custodiscono un patrimonio di tradizioni, lingue e storie che attraversano il Mediterraneo, tessendo legami profondi e duraturi. In questo abbraccio culturale, Lecce riafferma la sua vocazione di città mediterranea, crocevia di civiltà, ascolto e condivisione.



Per informazioni
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