Dopo l’intensità della serata inaugurale, il Festival del Mediterraneo, promosso dalla Fondazione Treccani Cultura, torna venerdì 11 luglio 2025 con una seconda giornata carica di emozioni, nel segno dell’ascolto, della memoria e della parola incarnata. Il palcoscenico è ancora una volta il Chiostro dell’ex Convento degli Agostiniani di Lecce, luogo di grande suggestione e crocevia simbolico di culture.
Alle 19:00, si apre la serata con l’atteso incontro tra il poeta siriano Nouri Al-Jarrah – tra le voci più rappresentative della poesia araba contemporanea – e Monica Ruocco, studiosa di letterature comparate e culture mediterranee. Il dialogo, dal titolo “Cosa significa essere un poeta del Mediterraneo orientale: retorica dell’inno universale”, sarà tradotto da Fatima Sai e offrirà al pubblico un viaggio poetico e politico tra esilio, mito e resistenza. Nei versi di Al-Jarrah, la memoria personale si intreccia con quella collettiva, la tragedia storica diventa linguaggio simbolico e la poesia si fa voce che unisce le sponde.
Alle 21:00, la parola si fa canto. Teresa De Sio, accompagnata dalla chitarra di Sasà Flauto, porta in scena un reading musicale intimo e coinvolgente. Le sue letture, accompagnate dalle note essenziali e vibranti di Flauto, danno voce a storie di donne, migrazioni, resistenza e desiderio: un intreccio di suoni e versi che restituisce al Mediterraneo la sua dimensione più autentica e popolare. In equilibrio tra poesia e canzone, la performance di De Sio diventa racconto collettivo, testimonianza civile, rito condiviso di ascolto e emozione.
Con questa seconda serata si chiude il Festival del Mediterraneo, curato magistralmete da Fondazione Treccani, che in due giornate ha trasformato il Chiostro degli Agostiniani in uno spazio di ascolto profondo e immaginazione condivisa. Un festival che ha saputo riunire poeti, musicisti, studiosi e cittadini attorno a un’idea semplice e radicale: che il Mediterraneo, nella sua complessità, sia ancora un luogo dove costruire senso, relazione e futuro.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito della rassegna Armonie del Mediterraneo, promossa dal Comune di Lecce, con il coordinamento scientifico e operativo dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo e il contributo di TAP – Trans Adriatic Pipeline, Lead Supporter dell’iniziativa. Dal 4 al 20 luglio, Lecce si trasforma in una città-Mediterraneo, spazio vivo di contaminazioni, scambi e narrazioni. Un programma che dà corpo a una geografia culturale condivisa, dove il mare non separa ma connette, e la cultura si fa pratica quotidiana di relazione, dialogo e visione.
“Armonie del Mediterraneo” non è solo una rassegna: è un progetto che restituisce al nostro mare la sua anima più profonda. Un invito a riconoscersi in un’identità collettiva, complessa e stratificata, fatta di migrazioni e ritorni, memorie orali e testi scritti, miti antichi e ferite contemporanee. Una narrazione viva, costruita attraverso la forza della parola, della musica, delle arti che uniscono.